Nelle prossime settimane saremo nuovamente in strada per parlare di fughe, borracce e biciclette. Saremo a Milano, Ragusa, Bergamo, Padova, Buja e sulle colline romagnole. Venite a trovarci.

Di foglie morte nemmeno l’ombra. Nel diciassettesimo giorno dell'autunno 2021 il cielo è azzurrissimo, il sole caldo e la natura non ha ancora rinunciato al verde, tonalità standard delle valli che separano Como da Bergamo.

Il cambiamento climatico è ormai attore stabile nelle vicende del ciclismo, il suo influsso è qualcosa con cui deve fare i conti anche chi ha come mestiere il pedalare.

Ieri sera il palazzetto dello sport di Lochristi, una manciata di chilometri a nordest di Gent, era stracolmo. Tutta la cittadinanza era stata invitata all’evento, e a ciascun presente era stato consegnato all’ingresso un ticket per un drink gratuito.

Ogni gara ciclistica ha il suo suono, uguale alla sorgente ma differente a seconda del riverbero ambientale. Alla base c'è sempre il frrrrssssccchhh delle ruote che girano, inframezzato il più delle volte dal kreeeeeeek dei freni e dal brrrrrruumm di moto e ammiraglie.

Assistere alla nascita di una nuova corsa è un momento unico, figurarsi quando ciò che sta nascendo è già un monumento. È la Storia che si fa reale, palpabile nell'istante.

A 182 chilometri dal traguardo del mondiale di Leuven, il gruppo di testa è tirato da Jambaljamts Sainbayar, unico rappresentante della nazionale mongola. Davanti a tutti ci sono otto corridori per altrettante nazionali di tre diversi continenti.

Una situazione ordinaria per gare come questa, controllabile. Se non fosse che cinque minuti dopo il passaggio degli attaccanti sullo Smeysberg scatta Anthony Turgis e sulla sua ruota si porta Remco Evenepoel.

Un campionato del mondo ha tante facce quanti sono i colori rappresentati dall'affollato parcheggio delle squadre. Un luogo dove convivono storie diverse, ma unite nello stesso mondo. Come Filippo Baroncini e Binian Girmay.

"Mai burlarsi di un drago vivo - Storie e visioni dal Tour de France 2021" è la raccolta dei brani scritti da Leonardo Piccione nel corso della Grande Boucle 2021. Il libro è disponibile sia in versione digitale che in versione cartacea: maggiori informazioni a questo link.

 

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"Mai burlarsi di un drago vivo - Storie e visioni dal Tour de France 2021", la raccolta di brani scritti da Leonardo Piccione durante la recente Grande Boucle, con l'aggiunta di un post scriptum olimpico e una prefazione a cura di Filippo Cauz da oggi è disponibile in versione digitale, presto si potrà ordinare anche la versione cartacea.

Se stai iniziando a leggere questo articolo attirato dal titolo... Ehi, ci sei cascato amico. Non esiste una definizione di Tom Pidcock, se non qualche attributo generico. Maschio, britannico, ventunenne (ancora per quattro giorni). Ciclista? Ecco, ciclista sarebbe formalmente corretto, ma già riduttivo. Non ci sta tutto Pidcock nella ristretta scatola del "ciclista". Come si può mettere limiti a uno che del ciclismo ne ha percorso pressoché ogni sentiero sin dalla più tenera età? Multiciclista, policiclista? Ancora non basta.

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