G102T20 Feltre - Croce d'Aune

Per prima cosa un asciugamani e una mantellina. Poi integratori e barrette energetiche. Majka - mentre si controlla i rivoli di sangue secco sul gomito - riceve una lattina di succo di mirtilli; Formolo un’aranciata. I massaggiatori della Groupama tirano fuori tramezzini assortiti, mentre sono le caramelle a riscuotere maggiori consensi tra i corridori della Trek, che si passano di mano in mano una busta di orsetti gommosi giusto prima di infilarsi una divisa fluorescente e un fischietto intorno al collo: la tappa è finita, ma ci sono ancora dieci chilometri e centinaia di tifosi tra loro e il bus della squadra. Resta un addetto stampa ad attendere Ciccone, che farà più tardi dei compagni. Deve salire sul palco a indossare una maglia - quella azzurra - che ormai nessuno può più togliergli, ma prima ci tiene ad abbracciare Irizar, suo compagno di squadra, che ha appena concluso l’ultima tappa di montagna della sua carriera e un poco si commuove.

L’arrivo di Monte Avena è caotico e confuso, alla concitazione del giorno decisivo si somma il desiderio crescente della fine. I corridori ritardatari si mischiano ai fotografi e ad altri corridori - i più bravi - che intanto si sono dispersi nel dedalo che introduce di qua alla mixed zone, di là all’antidoping, su di un lato al palco delle premiazioni. Caruso vuole sapere se Nibali ha perso terreno da Landa, e quanto. Pedrero chiede come sia andato alla fine Carapaz, e la risposta è tutta nel coro dei parenti e amici venuti dall’Ecuador, uno di essi ha in mano un bottiglione di spumante. Cataldo e Izagirre non sono sicuri che abbia vinto il loro compagno Pello Bilbao, invece Zeits - sempre dell’Astana - arriva giusto in tempo per scorgerlo con un mazzo di fiori in mano: Pello ha vinto un’altra tappa, così che Zeits si ferma sotto il palco a battere le mani; lancia un urlo, quell’altro lo vede e alza un braccio.

Lo speaker annuncia che sta per arrivare il gruppetto dei velocisti, la conclusione ufficiale della gara. Alcuni tifosi - i locali, conoscitori di deviazioni e scorciatoie - hanno già preso la via di casa. Alcuni si sono dati appuntamento al bar del paese, dove vedranno la finale di Champions League. Un bimbo con gli occhi umidi e la figurina di Nibali tra le mani ha appena ritrovato la sua mamma, che si è tranquillizzata di gli ha dato un bacio sulla fronte. Alcuni corridori della Education First intanto hanno fatto gruppetto: Carthy e Dombrowski sono poggiati a una transenna, stanno sbucciando un’altra banana quando sopraggiunge Brown e li richiama all’ordine: “Let’s go down guys, beers are awaiting!”.    (LP-FC)

 

 

PS - Di questo e altro parleremo tra un po' nel nostro podcast notturno "Giroglifici - un programma tutto da decifrare". Non sappiamo ancora quando, ma se ci seguite a un certo punto vi manderemo tutti i link.

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