Classifica appunti del 12 maggio 2021

 

Una serie di appunti presi durante il Giro d'Italia 2021 da Leonardo Piccione e riproposti senza particolare ordine. Elenchi, pensieri, foto e stralci da un viaggio al seguito dell'edizione 104 della Corsa Rosa.

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Piove forte sull’Appenino emiliano. Dalla cura ricostituente che è il Giro sembra sia stata momentaneamente sospesa la somministrazione di vitamina D. In fuga ci sono il danese Juul-Jensen, di nome Christopher, e l’estone Taaramäe, di nome Rein. Mi sta simpatico Taaramäe. Se vince – suggerisco – dovremo intitolare la puntata del podcast “Singing in the Rein”.

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Un’interessante massima che ho appreso da un altro dei fuggitivi di giornata (e anche della giornata di ieri, lo chiamano “il fuggitivo” e non è un caso):

«Meglio fare metà gara e farsi vedere che farla tutta e rimanere all’oscuro» (Samuele Zoccarato, dalla quarta puntata di GIROglifici 2021)

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Una strofa di Ligabue captati dentro il Lama Café di Lama Mocogno:

«Qui funziona così, un giorno chiodo un giorno martello / Qui va avanti così, un giorno star un giorno zimbello» (da Essere umano, secondo Shazam)

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La quarta foto che ho scattato a questo Giro: Sotto gli occhi di una famiglia di Sestola riunita sul balcone, Alessandro De Marchi, apprende che il suo secondo posto di tappa gli vale la maglia rosa, la prima della carriera, a quasi 35 anni d'età, nel pomeriggio più emozionante della sua carriera e della primavera di molti di noi. 

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Il primo scambio di battute della prima telefonata che ho fatto a una maglia rosa:

- Pronto, parliamo con la maglia rosa?
- Parlate con la maglia rosa, seduta sul letto dei massaggi che non riesce a mettere in ordine i pensieri.

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La prima volta che ho composto il numero di telefono di Alessandro De Marchi è stato più di un anno fa, in pieno confinamento. Pensavo di intervistarlo, finì con una chiacchierata di tre quarti d’ora in cui il ciclismo fu solo uno degli argomenti, non il più rilevante. 

Non c’erano corse in programma, tutto era sospeso. Parlammo di viaggi, di libri, di terra, di vino, di confini – che secondo lui non esistono. A un certo punto gli dissi – non lo sapeva ancora – che era stato uno degli ultimi corridori preferiti di Gianni Mura. Lui rispose: “Se piacevo a uno come lui, vuol dire che sotto sotto qualcosa di buono l’ho fatta”. Ha risposto allo stesso modo anche ieri, dopo aver saputo: “Se questo ha provocato un po’ di emozione in qualcuno, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto”.

Ad Alessandro De Marchi interessano le cose essenziali. Provare a fare qualcosa di buono. Farla al proprio meglio, farla ogni volta che si può. “È una questione di umanità”, è solito spiegare.

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Un proposito che ho letto nel gruppo Telegram di Bidon:

«Domani mi prendo un’ora di pausa dal lavoro per andare ad applaudire Alessandro a Forlimpopoli» (Giulia M.)

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Si dice, e con più di una ragione, che le corse di ciclismo assomiglino alla vita; che di essa contengano i picchi e gli abissi e tutto quel che ci sta in mezzo, e che per questo i corridori, soprattutto quelli di una certa età, siano un po’ come vecchi marinai, le rughe sul viso, le mani rigate dalle molte esistenze attraversate.

Forse per questo l’anno scorso decisi, come ultima cosa, di chiedere a De Marchi, che ha quasi la mia stessa età, se avesse compreso qualcosa di più di questo grande mistero dello stare al mondo. Lui rispose così:

«Per prima cosa ho capito che è complicato. Poi, grazie al ciclismo, ho capito anche che devi crederci. Metterti lì a testa bassa, fare il tuo, crescere. E pensare che le cose in qualche modo si sistemeranno».

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Due ultime citazioni sulla fuga per concludere:

- «Siamo abituati a dare una valenza negativa al concetto di fuga; i sussidiarii delle medie ci insegnavano che è un gesto vile, una rinuncia ad affrontare avversità e responsabilità. La fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice.» (Pino Cacucci, da Punti di fuga)

- «Il ciclismo è l’unico sport dove chi fugge non è un vigliacco». (Gianni Mura)

 

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Puntate precedenti:
03 - 11 maggio
02 - 10 maggio
01 - 09 maggio

 

 

 

 

A cura di Leonardo Piccione. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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