Classifica appunti del 23 maggio 2021
Una serie di appunti presi durante il Giro d'Italia 2021 da Leonardo Piccione e riproposti senza particolare ordine. Elenchi, pensieri, foto e stralci da un viaggio al seguito dell'edizione 104 della Corsa Rosa.
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Viste dall’autostrada, le nuvole che ammantano i monti della Carnia sembrano inconsistenti, uno strato di cotone che potremmo spingere via con un soffio. È solo dopo l’uscita di Tolmezzo che esse acquistano spessore e corposità, nelle sembianze del primo gocciolone di pioggia che si spiaccica sul nostro tergicristalli.
"Strada provinciale dello Zoncolan", annuncia un pannello marrone all’uscita da Sutrio. Non sono mai stato sullo Zoncolan. La prima accoglienza riservataci dall’ospite non pare esattamente amichevole, ma nemmeno ostile. Il disvelamento del segreto custodito da questo luogo passa attraverso il freddo, l’umidità, le nuvole dentro cui immergersi nella speranza che più alto la vista migliori e si comprenda qualcosa di più sul senso delle cose, o quanto meno di questa giornata.
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Inizio della salita, secondo tornante. Sotto un tendone, il primo di una lunga serie di grigliatori sta grigliando qualcosa, una nuvoletta rapida si alza dalla brace e va a unirsi alla nuvola-madre, ai fumi biancastri entro cui tutta la scena si svolge, facendomi sorgere il sospetto che queste condizioni climatiche non siano che il risultato del carnivoro appetito dei tifosi dello Zoncolan.
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Casse grandi e piccole, speaker portatili, radio collegate a cellulari e cellulari sintonizzati sulla radio. Gli aggiornamenti sul vantaggio dei fuggitivi si alternano ora a Musica leggerissima, ora a Tranqi Funky, ora a Voglio vederti danzare. Sulle salite del ciclismo si mischiano voci e gracchìi, agonismo e musica, stili e epoche che si direbbero incompatibili e che si scoprono essere declinazioni diversi dello stesso atavico desiderio di riunirsi intorno a qualcosa.
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La decima foto che ho scattato durante questo Giro: sguardo in alto tipo scalatore (cit. canzone vincitrice dell'Eurovision 2021), il ventiduenne Alessandro Covi cerca di capire quanto manchi alla vetta del Monte Zoncolan, che lo vedrà infine terzo classificato.
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Altre facce viste sullo Zoncolan che mi ricorderò:
- quella terrorizzata di Tratnik poco prima di iniziare a zigzagare sulle pendenze più dure
- quelle pacificate di Vincenzo Nibali e Matteo Fabbro mentre salivano fianco a fianco, a più di dieci minuti di distacco
- quella distesa di Davide Formolo mentre ricambiava uno a uno i saluti dei tifosi incrociati scendendo dalla cima
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Un incitamento piuttosto originale da fare su una delle salite più impegnative al mondo:
«Sprint! Sprint! Sprint!» (la sola parola ripetuta da un’addetta alla sicurezza piazzata intorno ai due chilometri dall’arrivo al passaggio di ciascun corridore).
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Un'efficace sintesi offertaci del vincitore di tappa:
«Ho iniziato ad andare in bici per divertimento e oggi ho vinto sullo Zoncolan.» (l’onnisorridente Lorenzo Fortunato da Bologna, citato nella quattordicesima puntata di #GIROglifici2021: la felicità fa sembrare facili tutte le cose)
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Una massima taoista che ho letto in un bar di Arta Terme e che credo abbia a che fare con le salite, e con alcune questioni di senso.
«Chi conosce gli altri è sapiente. Chi conosce se stesso è illuminato.»
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Puntate precedenti:
12 - 22 maggio
11 - 21 maggio
10 - 19 maggio
09 - 17 maggio
08 - 16 maggio
07 - 15 maggio
06 - 14 maggio
05 - 13 maggio
04 - 12 maggio
03 - 11 maggio
02 - 10 maggio
01 - 09 maggio
A cura di Leonardo Piccione.