Tarallucci e Giro: 22 maggio

Tarallucci e Giro è una raccolta mattutina di appunti del giorno prima. Un deposito di cose viste e sentite, dette e scritte. Per fare ordine, ma in qualche caso anche per aggiungere. 

Qui dentro si mischiano stili e riferimenti senza ritegno. Ci finiscono dentro pagelle e borracce, piccole analisi e brevi racconti, qualche foto e un buon numero di citazioni. Cominciamo.

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Ieri, 22 maggio, undicesima tappa del Giro d'Italia, abbiamo parlato di:

- Mikkel Frølich Honoré, gregario e filosofo della Deceuninck, in Kings of Bidons, lo spazio riservato ai portaborracce;

- Il futuro indicato dalle giornate in maglia rosa di Valerio Conti, nello spunto post-tappa;

- tutto il resto (più o meno) nell'undicesimo episodio di Giroglificiil nostro podcast dedicato al Giro.

Se non ne avete ancora abbastanza, qui di seguito qualche aggiunta.

 

LA MUSETTE DEL GIORNO

Borraccia raddoppiata: Prima di caricare la valigia sul bus, e da lì verso l'aeroporto, Caleb Ewan si è tolto lo sfizio di vincere una seconda tappa al Giro d'Italia 2019. L'unico altro velocista ad esserci riuscito è stato Pascal Ackermann, che però resta in corsa. Il piccolo sprinter australiano farà il tifo perchè non ci siano più volate da qui a Verona, per chiudere (anticipatamente) un Giro con una corona in condivisione.

Borraccia irrequieta: Prima di caricare la valigia sul bus, e da lì verso casa, Elia Viviani ha dovuto guardare ancora una volta un avversario esultare davanti a lui. Per il velocista delle Deceuninck il Giro finisce anticipatamente (come da programmi) e senza nessuna vittoria ufficiale (come nessuno avrebbe mai immaginato). Dice Elia che la squalifica di Orbetello gli ha tolto serenità. Niente di meglio di una vacanza per ritrovarla.

Borraccia appagata: Oggi verso Pinerolo Valerio Conti metterà in palio la sua maglia rosa per la prima volta. Si aspetta una tappa combattuta ma dentro di sé si augura di riuscire a difenderla ancora un giorno. Quello di Novi è stato invece il pomeriggio più semplice per lui, e quindi, chiosa, un giorno molto bello.

Borracce abitudinarie: La classifica dei super-fuggitivi del Giro 2019 vede ai primi tre posti Marco Frapporti, Damiano Cima e Mirco Maestri. Quella di ieri era una tappa in cui la fuga era destinata a partire, svilupparsi, e inesorabilmente spegnersi. Quindi in fuga ci sono andati loro tre, per muovere la classifica, o almeno per avvantaggiarsi sugli avversari in questa graduatoria. Insomma, per andare ulteriormente in fuga.
 

VISTO AL GIRO

Luna Park

A Carpi questo maggio arriva il Giro. E che cos’è il Giro se non uno spendido, coloratissimo Luna Park?

Gianni

In sala stampa a Novi Ligure si palesa d’un tratto un signore di una certa età e il livello del pomeriggio si eleva esponenzialmente. (Spoiler: Gianni Mura lo potete sentire anche nell'episodio di ieri di Giroglifici).

Imbucati doc

Fermi tutti. E' arrivato Gian Pieretti al Processo alla Tappa.

 

 

SENTITO AL GIRO

«State attenti! State attenti!» 
(Si avvicina la volata e Andrea De Luca, immaginando di essere in filodiffusione in mezzo al gruppo, invoca prudenza)

«Anche il corso per direttore sportivo oggi si fa in inglese, e gli correggono addirittura l'ortografia!»
(Andrea De Luca e la didattica)

«La lingua spagnola è la più parlata al mondo, e lo dicono loro, non perchè sono spagnoli»
(Stefano Garzelli e il sovranismo)

«Caleb Ewan si è raggomitolato» 
(Lo yoga delle volate e il dominatore di questa rubrica, Andrea De Luca)

 

 

 

 

 

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