Se qualcuno viene ci fa piacere

Un estratto dall'introduzione del libro, scritta da Eugenio D'Alessio:

"Abbiamo seguito il Tour quotidianamente, chi poteva e come poteva. A volte lo abbiamo inseguito, incastrando orari e dirette, temi e filosofie. Anche toponomastica. Anche una radio (sì, una radio: Radio Bidon). Abbiamo scovato paesini e ne abbiamo parlato sulla nostra pagina Facebook, e il dispiacere è stato quello di volare lì solo con ricerche e fantasia, non con l’olfatto e i polpastrelli, lo stomaco e il culo, gli occhi iniettati di Francia e le orecchie rigate dal ronzio delle catene.   

In queste pagine troverete tappe, uomini, cieli, tovaglie a scacchi. Rughe. A volte ci si perde, si affilano doti e si scoprono gemme. Ci sono appuntamenti alla base di una salita, ma poi nessuna bussola, e allora restiamo smarriti e beati per sempre sui Pirenei. Si attacca, anche, si attacca con ferocia e fauci e fame; o ci si arena in un’attesa collosa, di resina, si aspetta un sacco che 220 unità arrivino col passare del tempo, e del vento, e degli errori. C’è polpa e polpacci, tradizioni e tradimenti. C’è anche la noia, perché se fa parte della vita fa parte della bici. Esistono rapporti da pianura e da salita, rapporti da volata e per salvare la gamba. Esistono i rapporti tra le persone: Bidon sbircia il gruppo per raccontare soprattutto quelli.

C’è il Tour, il Tour de France. Di tutte le France e di tutti i francesi. Questo è come lo abbiamo seguito e raccontato dall’inizio alla fine. Dalla maglia gialla alla lanterna rossa, da Chris Froome a Sam Bennett. Per chi scala il Ventoux e per chiunque salta in sella, e anche per chi proprio non vuole farlo. Per chi ha deciso di andare, un piede sul pedale e l’altro ancora a terra. Il cielo pulito, una domanda secca: Chi ci sta? Se qualcuno viene ci fa piacere."

 

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Dopo la copertina vi diamo tutte le info sul libro.

"Se qualcuno viene mi fa piacere" è l'invito del fuggitivo che sta per andarsene, ed è il titolo dell'ebook di Bidon dedicato al Tour de France 2016.