[Gino Mäder] Che cosa resta adesso?
Come. Perché. Che cosa resta adesso? I nostri occhi per piangere, i nostri pensieri devastati. Siamo tutti Gino, sfrecciando in discesa sempre più veloci, al limite dell’equilibrio. Flirtando con i nostri limiti curva dopo curva. L’abbiamo già fatto mille volte, dopotutto. Buio è il giorno in cui il destino viene a strapparci uno dei nostri, un nostro simile, acrobata in lycra, con un’ingiustizia che ci lacera e che niente potrà riparare. Coscienti dell’incoscienza soltanto quando la brutalità ci afferra e ci rovina per sempre. Se soltanto la sincerità dei nostri pensieri fosse in grado di confortare quelli che rimangono. Facciamo questo sport per le emozioni, ma mai e poi mai per vedere la nostra famiglia in lutto. A una stella che non cesserà mai di brillare. Gino.
Romain Bardet (profilo Instagram)