Tarallucci e Giro: 16 maggio

Tarallucci e Giro è una raccolta mattutina di appunti del giorno prima. Un deposito di cose viste e sentite, dette e scritte. Per fare ordine, ma in qualche caso anche per aggiungere. 

Qui dentro si mischiano stili e riferimenti senza ritegno. Ci finiscono dentro pagelle e borracce, piccole analisi e brevi racconti, qualche foto e un buon numero di citazioni. Cominciamo.

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Ieri, 15 maggio, sesta tappa del Giro d'Italia, abbiamo parlato di:

- Larry Warbasse, gregario dell'Ag2r, in Kings of Bidons, lo spazio riservato ai portaborracce;

- due coetanei, forse amici, sicuramente felici per il risultato della Cassino - S.Giovanni Rotondo nello spunto post-tappa;

- tutto il resto (più o meno) nel sesto episodio di Giroglificiil nostro podcast dedicato al Giro.

Se non ne avete ancora abbastanza, qui di seguito qualche aggiunta.

 

LA MUSETTE DEL GIORNO

Borraccia rampante: Terza vittoria in venti giorni per Fausto Masnada. La benedizione più che di Padre Pio è di Gianni Savio, che per lui si lancia in corsa sul rettilineo finale e con un sorriso da pubblicità del dentifricio ricorda a tutti che senza il suo zampino Masnada sarebbe ugualmente in fuga, ma di sicuro non vincente.

Borraccia cinofila: Poco prima del GPM conclusivo Valerio Conti si ritrova a ruota di Masnada. Quando un cane d'improvviso gli si getta sotto le ruote, il romano decide che di voglia di cadere un'altra volta sul Gargano ne ha proprio poca. Lo grazia, lo dribbla, e come ricompensa va a vestirsi di rosa.

Borraccia candida: La Bardiani, squadra più giovane del Giro, non poteva non vestire mai la maglia bianca. Ci riesce grazie a Giovanni Carboni, che c'entra la fuga giusta, perde il momento buono per la vittoria di tappa ma arriva a sera secondo in classifica generale, con una maglia da mostrare tra un paio di giorni sulle strade di casa.

Borraccia accondiscendente: Primož Roglič lo aveva già annunciato alla vigilia che a San Giovanni Rotondo non voleva arrivarci in rosa. Nella prima metà di tappa controlla timidamente i tentativi di fuga, poi ruzzola per terra e lo prende come un segnale divino. La maglia è lì, chi la vuole se la prenda.

 

VISTO AL GIRO

Veicoli fuori corsa

Inseguendo la tappa del Giro d'Italia per tutto il Molise, si incontra ogni tipo di mezzo di trasporto. Non penserete esistano solo le biciclette...

Imagine all the sprinters

A San Giovanni Rotondo esiste l'Hotel Immagine, e ha una creatività tutta sua.

Il cerottone

Primož Roglič ha corso metà tappa con le pudenda al vento, poi ha trovato il cerottone.

Tu l'hai detto

Marco Frapporti riconosce a Gianni Savio i meriti nella crescita vincente di Masnada

Il nome della Rosa

Il quartiertappa della Cassino - S.Giovanni Rotondo è nella basilica di Padre Pio. E a far le conferenze stampa in monastero è inevitabile che in prima fila ci sia un frate ad aspettare, evidentemente non interessatissimo.

Quando vi lamentate del poco spazio sulle vostre scrivanie

Pensate alle condizioni in cui lavora questo fotografo giapponese nel post-tappa.

 

SENTITO AL GIRO

«Dopo Masnada non c'è più niente»
(ovvero l'interpretazione di Mas que nada al Giro d'Italia)

«C'è una foto di Roglic... come si chiamano queste cose? Meme? Sì forse meme, le foto con le scritte» 
(Andrea De Luca 3.0)

«Qui Padre Pio ha vissuto ed è morto per tanti anni» 
(Antonello Orlando in versione Pet Sematary)

«1. Nel medioevo: a. L’insieme dei servi ministeriali, originariamente schiavi, adibiti nella casa del signore alle occupazioni domestiche, che nell’epoca feudale ottennero, in grazia dei servigi e soprattutto delle armi che recavano in guerra al loro signore, concessioni di feudi, entrando a far parte della gerarchia feudale: uomini di m.; gente di masnada. b. Schiera di uomini armati, compagnia di ventura: Con gran cuore, a lancia e spada! Uguccion de la Faggiola Messo ha in punto la m. (Carducci). 2. a. letter. Con sign. più generico, schiera, accolta di persone: E poi rigiugnerò la mia m. (Dante). b. Nell’uso com., in senso spreg., gruppo di persone che agiscono insieme e di comune accordo, o anche singolarmente ma con scopi e metodi simili, in modo prepotente e disonesto: una m. di furfanti, di ladri, di avventurieri (cfr. l’uso analogo di banda). Per estens., talora scherz., comitiva di persone allegre o turbolente e chiassose: una m. di buontemponi; le strade erano invase da masnade di ragazzi in gita; la sera e la notte fino alle ore piccine ... coinvolto alla rumorosa m. dei pittori e dei poeti (Soffici); pensò alle m. dei ragazzi poveri ... che scavalcavano i muri e le siepi e saccheggiavano i frutteti (I. Calvino)».
(La voce masnada - dal provenzale maisnada - dell'Enciclopedia Treccani)

 

 

 

 

 

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