Dopo tante vittorie importanti sfumate all'ultimo, in Yorkshire Annemiek van Vleuten è andata a prendersi la maglia dei suoi sogni partendo da sola a 105 chilometri dall'arrivo. E il risultato ha un sapore dolcissimo.

A 77 chilometri dal traguardo della corsa in linea juniores Germán Darío Gómez Becerra ha forato e non ha trovato nessuno a cambiargli la ruota. Al che si è seduto ed è scoppiato a piangere, ma poi è ripartito ed è arrivato in fondo.

Domani mattina Pawel Poljanski andrà a fare shopping, gli serve un paio di scarpe nuove. Non scarpe da ciclismo, però, calzature eleganti: sabato prossimo si sposa. Mirco Maestri non sa a che ora si sveglierà, dipende dai suoi bambini: soprattutto da Leonardo, il maggiore, è un mese che chiede di andare al mercato di Luzzara col papà. I figli di Rubén Plaza e Thomas De Gendt invece andranno a scuola: Plaza ha un gran desiderio di accompagnare Mario e chiedergli se alla fine ha trovato la sua figurina; De Gendt di andare a prendere Timo e Amber e di coccolarseli tutto il giorno.

Héctor Carretero ha conservato con orgoglio la borraccia del suo capitano Valverde, ma alla fine di questo Giro avrà un'altra borraccia indimenticabile, e sarà rosa.

Tarallucci e Giro è la rubrica che racconta la tappa del giorno prima il giorno dopo, che in questo caso è l'ultimo giorno, quindi si può mettere via i tarallucci e mangiare un sacco di banane

Per prima cosa un asciugamani e una mantellina. Poi integratori e barrette energetiche. Majka - mentre si controlla i rivoli di sangue secco sul gomito - riceve una lattina di succo di mirtilli; Formolo un’aranciata.

Olivier Le Gac non poteva che diventare un pesce pilota. La sua passione è da sempre la pesca: "Mi aiuta a recuperare dagli sforzi". Nella sua Groupama i corridori sono divisi in due gruppi, due banchi che sfidano correnti diverse. Da una parte gli scalatori, che risalgono torrenti affiancando Thibaut Pinot; dall'altra i passisti, impegnati a cavalcare l'onda per Arnaud Démare. Le Gac si è ritrovato in questo secondo gruppo, e così al Giro.

Tutto di Chaves è in contrasto con i contorni della sua vittoria. Una cornice di pura spietatezza.

Michael Schwarzmann è un ciclista come tutti gli altri, ha una storia come tutti gli altri, aiuta i propri capitani come tutti gli altri. Ma almeno una volta in questo Giro si è trovato a dare quella spinta in più.

La Valdaora - Santa Maria di Sala è una sagra, che sa di gelato, di ciliegie, di vino e di pesce. E per Damiano Cima anche di attesa e di vittoria.

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